mercoledì 1 giugno 2011

Four Lions

Un film di Christopher Morris. Con Benedict Cumberbatch, Julia Davis, Alex MacQueen, Kayvan Novak, Chris Wilson.

Commedia, durata 94 min. - Gran Bretagna 2010. - Videa - CDE 


Uscita nelle sale italiane: venerdì giugno 2011.




Il film racconta la storia di un gruppo di jihadisti britannici che spingono i loro astratti sogni di gloria al punto di rottura. Come ruote volano via, le loro ideologie concorrenti si scontrano, ciò che emerge è una farsa emotivamente coinvolgente (e del tutto plausibile). In una tempesta di nitidissimi verbali e pezzi su grande scala, Four Lions è un tour de force comico, capace di dimostra che, anche se il terrorismo è una ideologia, può anche essere su degli idioti.

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Naomi

Un film di Eitan Zur. Con Suhel Haddad, Rami Heuberger, Melanie Peres, Yossi Pollak, Orna Porat
Drammatico, durata 90 min. - Israele 2010. - Bolero

Uscita nelle sale italiane: venerdì 3 giugno 2011.



Ilan Ben-Natan è un importante docente di astrofisica all’Università di Haifa. Ha sessant’anni ed è sposato con Naomi, ventottenne illustratrice di libri . Ilan è un uomo sospettoso e trova conferma ai propri dubbi quando scopre che Naomi lo tradisce con un artista. Decide di affrontarlo e nella colluttazione lo uccide. Decide di seppellirlo in una fossa appena scavata ma c’è il rischio di essere scoperto. Eitan Zur ha diretto quattordici episodi, collaborando anche alla revisione della sceneggiatura, di “Be Tipul” (la serie televisiva i cui diritti sono stati acquisiti per gli Stati Uniti da Rodrigo Garcia con il titolo In Treatment). L’informazione è necessaria perché serve a sottolineare la sensibilità e l’attenzione che il regista israeliano offre ai suoi personaggi. Leggendo la breve sinossi si può pensare all’ennesima storia di tradimento e delitto affrontata migliaia di volte dal cinema. Zur però la declina secondo una sorta di triangolo che non si colloca sul piano del tradizionale lui/lei/l’altro. Al centro del film sta piuttosto un triangolo anomalo i cui vertici sono costituiti da Ilal, da Naomi e dalla madre di Ilal. A Zur interessa inserire all’interno della struttura da thriller psicologico una doppia dinamica. Ilal è un marito/padre (gli viene esplicitamente detto in un ristorante) che teme di veder sfuggire al suo controllo una moglie/figlia la cui bellezza vorrebbe tenere sotto custodia. Ma Ilal è a sua volta figlio di una madre piuttosto autoritaria che in qualche misura ancora lo controlla e lo guida. Quando in astrofisica insegna che una stella giovane finisce con l’assorbire la massa di una vecchia è come se stesse parlando di sé mentre è consapevole che con la genitrice il rapporto rischia l’inversione. Il senso di colpa materno per la rigidità che l’ha sempre accompagnata nelle dinamiche familiari finirà per avere un ruolo importante nella vita di un uomo nel cui intimo razionalità e irrazionalità combattono in un conflitto che ha come meta la solitudine.



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Esp - Fenomeni Paranormali

Un film di The Vicious Brothers. Con Sean Rogerson, Juan Riedinger, Mackenzie Gray, Merwin Mondesir, Ashleigh Gryzko.
Horror, durata 92 min. - Canada 2010. - Eagle Pictures


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 1 giugno 2011.



Lance Preston e la sua troupe televisiva si occupano di documentare, in stile reality, luoghi infestati da fantasmi o presunti tali. Per una puntata decidono di rinchiudersi dentro il vecchio, abbandonato ospedale psichiatrico di Collingwood, dove fenomeni inspiegabili vengono segnalati da anni. Tutto in nome di una buona televisione. Così entrano dentro l'edificio per l'intera notte e cominciano l'indagine paranormale, catturando tutto sulla macchina fotografica. Ben presto si rendono conto che l'edificio non è solo infestato da qualche presenza, ma che l'essere "paranormale" non ha alcuna intenzione di lasciarli uscire. Si ritrovano persi in un labirinto di corridoi senza fine, terrorizzati dai fantasmi delle ex pazienti. Ben presto cominciano a interrogarsi sulla loro sanità mentale, scivolando sempre più in profondità negli abissi della follia e, alla fine, scoprono la verità nascosta dietro l'oscuro passato… Quello dell'ospedale risulta essere il loro ultimo episodio.

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Zack & Miri - Amore a primo sesso

Un film di Kevin Smith. Con Seth Rogen, Elizabeth Banks, Traci Lords, Jason Mewes, Betty Aberlin.
Commedia, durata 102 min. - USA 2008. - M2 Pictures


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 1 giugno 2011.




Zack e Miriam condividono uno squallido appartamento alla periferia di Pittsburgh, oltre ad un rapporto d'amicizia estremamente schietto e gioviale che dura dagli anni del liceo. Entrambi vicini ai trent'anni, continuano a vivere di piccoli lavori insignificanti con cui non arrivano neanche a pagarsi le bollette e di storie occasionali. Una sera, durante una festa di riunione coi vecchi compagni di liceo, Zack e Miri ritrovano Bobby Long, ex-stella del football e ragazzo più ammirato della scuola, diventato nel frattempo il partner di un famoso attore di gay porn californiano. Quest'ultimo riconosce Miri come la protagonista dalle mutande imbarazzanti di un filmato ripreso di nascosto che ha già fatto il pieno di contatti in rete. La serata fa venire a Zack un'idea: darsi al porno amatoriale su internet per sbarcare il lunario.
Di Kevin Smith sappiamo bene che non si è mai ripreso dal primo (e unico) grande successo di
Clerks. La storia delle disavventure dei due giovani cassieri di provincia si è trasformata nel tempo in una sorta di franchise segnato da personaggi-mascotte e arricchito di volta in volta da attori famosi (In cerca di Amy), deliri pseudo-apocalittici (Dogma), parodie demenziali (Fermate Hollywood) e sequel ufficiali (Clerks 2). Se con quest'ultimo, Smith si è congedato ufficialmente dal nostalgismo per la fine del XX secolo, adesso, dopo aver scoppiato la coppia di spacciatori Jay e Silent Bob così come quella dei due commessi Dante e Randal, ne forma subito una nuova e bene assortita per proiettarla verso uno dei fenomeni indubbiamente più significativi dell'era 2.0: l'esplosione della pornografia amatoriale. E per apparire ancor più connesso al contemporaneo, scrittura il più popolare attore comico sotto i trent'anni e un'attrice bella e simpatica quanto basta a produrre una tensione sessuale. Da questo punto di vista, Seth Rogen ed Elizabeth Banks sono una coppia perfetta: sboccati, cialtroni e divertenti, tanto che Zack & Miri potrebbe ambire ad essere un Harry, ti presento Sally al tempo della precarietà creativa. E invece, di questa alchimia fra comicità e sensualità, Smith utilizza solo la grana grossa e si diverte a giocare con la componente più greve e ritrita. Certo, è vero che tanto il porno che le commedie romantiche condividono un'idea alquanto precisa di “lieto fine”. Ma nel mettere assieme il sentimentalismo e la pornografia, i “sette veli” di pudicizia della commedia romantica con un linguaggio disinibito e una sessualità esplicita, Smith non punta affatto sulla convergenza e la negoziazione, ma sugli estremismi di ognuno dei due generi.
Così, l'immaginario a luci rosse diventa il pretesto per creare infiniti giochi di parole a sfondo sessuale (per cui la saga di Star Wars diventa “Star Whores” e i personaggi di Lucas trovano una loro storpiatura erotomane) e per liberare gag scatologiche senza riserva; mentre la componente affettiva segue tutte le fasi standard della più tipica commedia sdolcinata. È vero che, quando si parla di porno, non è proprio la storia quello che conta. Ma ciò non significa che si debba sempre godere di quel che si vede.


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Garfield il Supergatto

Un film di Mark A.Z. Dippé. Con Gregg Berger, Cathy Cavadini, Greg Finley, Jeff Fischer, Jennifer Darling.
Animazione, Ratings: Kids, durata 73 min. - Corea del sud, USA 2009. - Medusa


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 1 giugno 2011.



Il Mondo dei Cartoni incontra il Mondo dei Fumetti in questa avventura interdimensionale, che ha per protagonista il gatto più pigro e più famoso del mondo, Garfield.
Niente e nessuno, nell'universo intero, è mai stato in grado di convincere Garfield a fare qualcos'altro che non fosse mangiare o sonnecchiare, fino al giorno in cui un super-gatto palestrato di nome Garzooka, non è entrato con irruenza nel suo mondo portando una notizia catastrofica: una super cattiva del Mondo dei Fumetti è determinata a conquistare l'universo.
La malvagia super-eroina Vetvix, infatti, ha attaccato il pianeta Dorkon e ha rubato un'invenzione che la renderebbe capace di conquistare e sottomettere sia il Mondo dei Fumetti che quello dei Cartoni.
Questa temibile arma, è in realtà un miscelatore a livello molecolare (chiamato anche pistola Moscram) che, colpendo qualcosa con i suoi raggi, può mescolare insieme le molecole di due oggetti qualsiasi … o anche di due persone qualsiasi!
I malcapitati che vengono Moscram-miscelati, cadono inevitabilmente sotto il controllo di colui che li ha colpiti con la pistola Moscram, riducendosi a degli zombie senza alcuna volontà personale.
Per caricare la pistola, però, Vetvix ha disperatamente bisogno del cristallo Klopman che Garzooka ha rubato e con il quale è fuggito nel Mondo dei Cartoni. Vetrix è sulle tracce di Garzooka e, se dovesse riuscire ad impossessarsi del cristallo, anche tutti gli abitanti del Mondo dei Cartoni sarebbero in grave pericolo: una volta colpiti dai raggi Moscram, diventerebbero inevitabilmente suoi schiavi.
Tutto questo potrebbe essere evitato se Garfield riuscisse a trovare la volontà, e la forza, di unirsi al suo alter ego (il supereroe Garzooka) in una feroce quanto inevitabile battaglia per salvare i due mondi.
Riuscirà il nostro super esperto della pennichella pomeridiana a dimenticare, o anche accantonare per un breve periodo, i suoi prelibati spuntini per unirsi ad una onorata causa?
Certamente la vita frenetica del supereroe appare come una fatica insormontabile per Garfield, che tenterà con tutte le sue forze di ignorare ogni richiamo al dovere, ma nel momento in cui si renderà conto che tutti i suoi compagni si trovano in grave pericolo, il nostro campione di sbadigli abbandonerà d'istinto la sua corazza di apatia ed imparerà che si può davvero fare l'impossibile se tutti sono solidali, ed uniscono le forze con quelle del supereroe dormiente che è dentro ciascuno di loro.    

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Tutti per uno

Un film di Romain Goupil. Con Valeria Bruni Tedeschi, Linda Doudaeva, Jules Ritmanic, Louna Klanit, Louka Masset.
Drammatico, durata 90 min. - Francia 2010. - Teodora Film


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 1 giugno 2011.






Nel 2067, Milana ricorda il periodo della sua prima infanzia, quando passava i pomeriggi coi compagni della scuola elementare a creare un piccolo commercio di dvd pirata e a rubare liquirizie dai negozi. In quegli anni, le nuove politiche d'immigrazione francesi causano l'espulsione di molti clandestini e lei, nata in Cecenia e arrivata a Parigi a tre anni senza documenti, rischia di dover abbandonare presto i suoi amichetti. Ma quando i bambini si rendono conto della situazione, si organizzano per tutelare la loro amica. In modo particolare Blaise, il giovanissimo leader della piccola banda, si impegna dapprima facendo in modo che la famiglia accolga Milana in casa sua, e poi organizzando una vera sparizione di grande richiamo per i media.
Il cinema francese manifesta da sempre un'incredibile dolcezza nel raccontare la stagione più acerba dell'uomo, oltre a una straordinaria capacità di entrare in sintonia con lo sguardo puro e gli entusiasmi prorompenti di bambini e adolescenti. Non c'è bisogno di scomodare Truffaut per spiegare che la grande differenza con il cinema americano dedicato all'infanzia sta nella costruzione del punto di vista: laddove gli Stati Uniti giocano coi bambini, interagiscono con loro sia per scorgerne le piccole scoperte, le prime paure, che per suscitare gag o sentimentalismi, la tradizione francese preferisce diventare il bambino che gioca, cercare un'adesione totale con la sensibilità infantile o i turbamenti dell'adolescenza. Tutti per uno perpetua questa suddivisione che vede i ragazzi come il soggetto e quasi mai solamente l'oggetto della rappresentazione. Anzi, rende in qualche modo più evidente la distanza, raccontando quella che potrebbe essere un'avventura di un gruppo di ragazzini estremamente abili e smaliziati in stile I Goonies o Piccole canaglie, attraverso i delicati equilibri fra gravità e leggerezza, fra cronaca e fiaba, de Gli anni in tasca.
L'occhio sulla “piccola impresa” di Blaise e amici per salvare Milana dall'espatrio si mantiene dunque sempre ad un'altezza di poco più di un metro, intento a cercare una perfetta sincronia coi giovanissimi protagonisti e con il loro immaginario fatto di nascondigli, messaggi in codice e innocenti bugie con cui allestire una battaglia sociale che ha le forme e le vesti del gioco, ma che si è fatta per loro estremamente seria. Nel momento in cui si arriva a minacciare l'integrità del branco e i palpiti delle prime infatuazioni, Romain Goupil concede spazio solo a quegli adulti che simpatizzano per la causa dei bambini, in modo particolare alla mamma interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. In questo modo, il film si configura come un romanzo sentimentale dove il sottotesto politico e le lotte dei sans papiers restano problemi concreti visti attraverso lo sguardo degli affetti infantili. I ragazzi apprendono la situazione politica e diventano a loro modo dei piccoli rivoluzionari nel momento in cui la brutalità delle istituzioni arriva a scontrarsi con la forza dei loro legami.
Nel cercare di plasmare un nuovo modello per le battaglie sociali, un ideale fatto di creatività e di non violenza con cui sostenere il futuro dell'integrazione e dell'accoglienza, Goupil tende spesso a diluire il suo discorso civile dentro a una parabola sulla genuinità e la forza immaginativa dell'infanzia perduta. Se, così facendo, si fa più flebile il messaggio politico, è vero anche che il film si carica di un sentimento poetico e melanconico tenero e suadente. È tutto magico finché si resta uniti, racconta in sostanza il film. La vera perdita dell'innocenza avviene quando ci si separa e si scopre di essere rimasti soli, con le mani in alto a dichiarare la nostra resa al mondo degli adulti.
   

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