mercoledì 1 giugno 2011

Four Lions

Un film di Christopher Morris. Con Benedict Cumberbatch, Julia Davis, Alex MacQueen, Kayvan Novak, Chris Wilson.

Commedia, durata 94 min. - Gran Bretagna 2010. - Videa - CDE 


Uscita nelle sale italiane: venerdì giugno 2011.




Il film racconta la storia di un gruppo di jihadisti britannici che spingono i loro astratti sogni di gloria al punto di rottura. Come ruote volano via, le loro ideologie concorrenti si scontrano, ciò che emerge è una farsa emotivamente coinvolgente (e del tutto plausibile). In una tempesta di nitidissimi verbali e pezzi su grande scala, Four Lions è un tour de force comico, capace di dimostra che, anche se il terrorismo è una ideologia, può anche essere su degli idioti.

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Naomi

Un film di Eitan Zur. Con Suhel Haddad, Rami Heuberger, Melanie Peres, Yossi Pollak, Orna Porat
Drammatico, durata 90 min. - Israele 2010. - Bolero

Uscita nelle sale italiane: venerdì 3 giugno 2011.



Ilan Ben-Natan è un importante docente di astrofisica all’Università di Haifa. Ha sessant’anni ed è sposato con Naomi, ventottenne illustratrice di libri . Ilan è un uomo sospettoso e trova conferma ai propri dubbi quando scopre che Naomi lo tradisce con un artista. Decide di affrontarlo e nella colluttazione lo uccide. Decide di seppellirlo in una fossa appena scavata ma c’è il rischio di essere scoperto. Eitan Zur ha diretto quattordici episodi, collaborando anche alla revisione della sceneggiatura, di “Be Tipul” (la serie televisiva i cui diritti sono stati acquisiti per gli Stati Uniti da Rodrigo Garcia con il titolo In Treatment). L’informazione è necessaria perché serve a sottolineare la sensibilità e l’attenzione che il regista israeliano offre ai suoi personaggi. Leggendo la breve sinossi si può pensare all’ennesima storia di tradimento e delitto affrontata migliaia di volte dal cinema. Zur però la declina secondo una sorta di triangolo che non si colloca sul piano del tradizionale lui/lei/l’altro. Al centro del film sta piuttosto un triangolo anomalo i cui vertici sono costituiti da Ilal, da Naomi e dalla madre di Ilal. A Zur interessa inserire all’interno della struttura da thriller psicologico una doppia dinamica. Ilal è un marito/padre (gli viene esplicitamente detto in un ristorante) che teme di veder sfuggire al suo controllo una moglie/figlia la cui bellezza vorrebbe tenere sotto custodia. Ma Ilal è a sua volta figlio di una madre piuttosto autoritaria che in qualche misura ancora lo controlla e lo guida. Quando in astrofisica insegna che una stella giovane finisce con l’assorbire la massa di una vecchia è come se stesse parlando di sé mentre è consapevole che con la genitrice il rapporto rischia l’inversione. Il senso di colpa materno per la rigidità che l’ha sempre accompagnata nelle dinamiche familiari finirà per avere un ruolo importante nella vita di un uomo nel cui intimo razionalità e irrazionalità combattono in un conflitto che ha come meta la solitudine.



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Esp - Fenomeni Paranormali

Un film di The Vicious Brothers. Con Sean Rogerson, Juan Riedinger, Mackenzie Gray, Merwin Mondesir, Ashleigh Gryzko.
Horror, durata 92 min. - Canada 2010. - Eagle Pictures


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 1 giugno 2011.



Lance Preston e la sua troupe televisiva si occupano di documentare, in stile reality, luoghi infestati da fantasmi o presunti tali. Per una puntata decidono di rinchiudersi dentro il vecchio, abbandonato ospedale psichiatrico di Collingwood, dove fenomeni inspiegabili vengono segnalati da anni. Tutto in nome di una buona televisione. Così entrano dentro l'edificio per l'intera notte e cominciano l'indagine paranormale, catturando tutto sulla macchina fotografica. Ben presto si rendono conto che l'edificio non è solo infestato da qualche presenza, ma che l'essere "paranormale" non ha alcuna intenzione di lasciarli uscire. Si ritrovano persi in un labirinto di corridoi senza fine, terrorizzati dai fantasmi delle ex pazienti. Ben presto cominciano a interrogarsi sulla loro sanità mentale, scivolando sempre più in profondità negli abissi della follia e, alla fine, scoprono la verità nascosta dietro l'oscuro passato… Quello dell'ospedale risulta essere il loro ultimo episodio.

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Zack & Miri - Amore a primo sesso

Un film di Kevin Smith. Con Seth Rogen, Elizabeth Banks, Traci Lords, Jason Mewes, Betty Aberlin.
Commedia, durata 102 min. - USA 2008. - M2 Pictures


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 1 giugno 2011.




Zack e Miriam condividono uno squallido appartamento alla periferia di Pittsburgh, oltre ad un rapporto d'amicizia estremamente schietto e gioviale che dura dagli anni del liceo. Entrambi vicini ai trent'anni, continuano a vivere di piccoli lavori insignificanti con cui non arrivano neanche a pagarsi le bollette e di storie occasionali. Una sera, durante una festa di riunione coi vecchi compagni di liceo, Zack e Miri ritrovano Bobby Long, ex-stella del football e ragazzo più ammirato della scuola, diventato nel frattempo il partner di un famoso attore di gay porn californiano. Quest'ultimo riconosce Miri come la protagonista dalle mutande imbarazzanti di un filmato ripreso di nascosto che ha già fatto il pieno di contatti in rete. La serata fa venire a Zack un'idea: darsi al porno amatoriale su internet per sbarcare il lunario.
Di Kevin Smith sappiamo bene che non si è mai ripreso dal primo (e unico) grande successo di
Clerks. La storia delle disavventure dei due giovani cassieri di provincia si è trasformata nel tempo in una sorta di franchise segnato da personaggi-mascotte e arricchito di volta in volta da attori famosi (In cerca di Amy), deliri pseudo-apocalittici (Dogma), parodie demenziali (Fermate Hollywood) e sequel ufficiali (Clerks 2). Se con quest'ultimo, Smith si è congedato ufficialmente dal nostalgismo per la fine del XX secolo, adesso, dopo aver scoppiato la coppia di spacciatori Jay e Silent Bob così come quella dei due commessi Dante e Randal, ne forma subito una nuova e bene assortita per proiettarla verso uno dei fenomeni indubbiamente più significativi dell'era 2.0: l'esplosione della pornografia amatoriale. E per apparire ancor più connesso al contemporaneo, scrittura il più popolare attore comico sotto i trent'anni e un'attrice bella e simpatica quanto basta a produrre una tensione sessuale. Da questo punto di vista, Seth Rogen ed Elizabeth Banks sono una coppia perfetta: sboccati, cialtroni e divertenti, tanto che Zack & Miri potrebbe ambire ad essere un Harry, ti presento Sally al tempo della precarietà creativa. E invece, di questa alchimia fra comicità e sensualità, Smith utilizza solo la grana grossa e si diverte a giocare con la componente più greve e ritrita. Certo, è vero che tanto il porno che le commedie romantiche condividono un'idea alquanto precisa di “lieto fine”. Ma nel mettere assieme il sentimentalismo e la pornografia, i “sette veli” di pudicizia della commedia romantica con un linguaggio disinibito e una sessualità esplicita, Smith non punta affatto sulla convergenza e la negoziazione, ma sugli estremismi di ognuno dei due generi.
Così, l'immaginario a luci rosse diventa il pretesto per creare infiniti giochi di parole a sfondo sessuale (per cui la saga di Star Wars diventa “Star Whores” e i personaggi di Lucas trovano una loro storpiatura erotomane) e per liberare gag scatologiche senza riserva; mentre la componente affettiva segue tutte le fasi standard della più tipica commedia sdolcinata. È vero che, quando si parla di porno, non è proprio la storia quello che conta. Ma ciò non significa che si debba sempre godere di quel che si vede.


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Garfield il Supergatto

Un film di Mark A.Z. Dippé. Con Gregg Berger, Cathy Cavadini, Greg Finley, Jeff Fischer, Jennifer Darling.
Animazione, Ratings: Kids, durata 73 min. - Corea del sud, USA 2009. - Medusa


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 1 giugno 2011.



Il Mondo dei Cartoni incontra il Mondo dei Fumetti in questa avventura interdimensionale, che ha per protagonista il gatto più pigro e più famoso del mondo, Garfield.
Niente e nessuno, nell'universo intero, è mai stato in grado di convincere Garfield a fare qualcos'altro che non fosse mangiare o sonnecchiare, fino al giorno in cui un super-gatto palestrato di nome Garzooka, non è entrato con irruenza nel suo mondo portando una notizia catastrofica: una super cattiva del Mondo dei Fumetti è determinata a conquistare l'universo.
La malvagia super-eroina Vetvix, infatti, ha attaccato il pianeta Dorkon e ha rubato un'invenzione che la renderebbe capace di conquistare e sottomettere sia il Mondo dei Fumetti che quello dei Cartoni.
Questa temibile arma, è in realtà un miscelatore a livello molecolare (chiamato anche pistola Moscram) che, colpendo qualcosa con i suoi raggi, può mescolare insieme le molecole di due oggetti qualsiasi … o anche di due persone qualsiasi!
I malcapitati che vengono Moscram-miscelati, cadono inevitabilmente sotto il controllo di colui che li ha colpiti con la pistola Moscram, riducendosi a degli zombie senza alcuna volontà personale.
Per caricare la pistola, però, Vetvix ha disperatamente bisogno del cristallo Klopman che Garzooka ha rubato e con il quale è fuggito nel Mondo dei Cartoni. Vetrix è sulle tracce di Garzooka e, se dovesse riuscire ad impossessarsi del cristallo, anche tutti gli abitanti del Mondo dei Cartoni sarebbero in grave pericolo: una volta colpiti dai raggi Moscram, diventerebbero inevitabilmente suoi schiavi.
Tutto questo potrebbe essere evitato se Garfield riuscisse a trovare la volontà, e la forza, di unirsi al suo alter ego (il supereroe Garzooka) in una feroce quanto inevitabile battaglia per salvare i due mondi.
Riuscirà il nostro super esperto della pennichella pomeridiana a dimenticare, o anche accantonare per un breve periodo, i suoi prelibati spuntini per unirsi ad una onorata causa?
Certamente la vita frenetica del supereroe appare come una fatica insormontabile per Garfield, che tenterà con tutte le sue forze di ignorare ogni richiamo al dovere, ma nel momento in cui si renderà conto che tutti i suoi compagni si trovano in grave pericolo, il nostro campione di sbadigli abbandonerà d'istinto la sua corazza di apatia ed imparerà che si può davvero fare l'impossibile se tutti sono solidali, ed uniscono le forze con quelle del supereroe dormiente che è dentro ciascuno di loro.    

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Tutti per uno

Un film di Romain Goupil. Con Valeria Bruni Tedeschi, Linda Doudaeva, Jules Ritmanic, Louna Klanit, Louka Masset.
Drammatico, durata 90 min. - Francia 2010. - Teodora Film


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 1 giugno 2011.






Nel 2067, Milana ricorda il periodo della sua prima infanzia, quando passava i pomeriggi coi compagni della scuola elementare a creare un piccolo commercio di dvd pirata e a rubare liquirizie dai negozi. In quegli anni, le nuove politiche d'immigrazione francesi causano l'espulsione di molti clandestini e lei, nata in Cecenia e arrivata a Parigi a tre anni senza documenti, rischia di dover abbandonare presto i suoi amichetti. Ma quando i bambini si rendono conto della situazione, si organizzano per tutelare la loro amica. In modo particolare Blaise, il giovanissimo leader della piccola banda, si impegna dapprima facendo in modo che la famiglia accolga Milana in casa sua, e poi organizzando una vera sparizione di grande richiamo per i media.
Il cinema francese manifesta da sempre un'incredibile dolcezza nel raccontare la stagione più acerba dell'uomo, oltre a una straordinaria capacità di entrare in sintonia con lo sguardo puro e gli entusiasmi prorompenti di bambini e adolescenti. Non c'è bisogno di scomodare Truffaut per spiegare che la grande differenza con il cinema americano dedicato all'infanzia sta nella costruzione del punto di vista: laddove gli Stati Uniti giocano coi bambini, interagiscono con loro sia per scorgerne le piccole scoperte, le prime paure, che per suscitare gag o sentimentalismi, la tradizione francese preferisce diventare il bambino che gioca, cercare un'adesione totale con la sensibilità infantile o i turbamenti dell'adolescenza. Tutti per uno perpetua questa suddivisione che vede i ragazzi come il soggetto e quasi mai solamente l'oggetto della rappresentazione. Anzi, rende in qualche modo più evidente la distanza, raccontando quella che potrebbe essere un'avventura di un gruppo di ragazzini estremamente abili e smaliziati in stile I Goonies o Piccole canaglie, attraverso i delicati equilibri fra gravità e leggerezza, fra cronaca e fiaba, de Gli anni in tasca.
L'occhio sulla “piccola impresa” di Blaise e amici per salvare Milana dall'espatrio si mantiene dunque sempre ad un'altezza di poco più di un metro, intento a cercare una perfetta sincronia coi giovanissimi protagonisti e con il loro immaginario fatto di nascondigli, messaggi in codice e innocenti bugie con cui allestire una battaglia sociale che ha le forme e le vesti del gioco, ma che si è fatta per loro estremamente seria. Nel momento in cui si arriva a minacciare l'integrità del branco e i palpiti delle prime infatuazioni, Romain Goupil concede spazio solo a quegli adulti che simpatizzano per la causa dei bambini, in modo particolare alla mamma interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. In questo modo, il film si configura come un romanzo sentimentale dove il sottotesto politico e le lotte dei sans papiers restano problemi concreti visti attraverso lo sguardo degli affetti infantili. I ragazzi apprendono la situazione politica e diventano a loro modo dei piccoli rivoluzionari nel momento in cui la brutalità delle istituzioni arriva a scontrarsi con la forza dei loro legami.
Nel cercare di plasmare un nuovo modello per le battaglie sociali, un ideale fatto di creatività e di non violenza con cui sostenere il futuro dell'integrazione e dell'accoglienza, Goupil tende spesso a diluire il suo discorso civile dentro a una parabola sulla genuinità e la forza immaginativa dell'infanzia perduta. Se, così facendo, si fa più flebile il messaggio politico, è vero anche che il film si carica di un sentimento poetico e melanconico tenero e suadente. È tutto magico finché si resta uniti, racconta in sostanza il film. La vera perdita dell'innocenza avviene quando ci si separa e si scopre di essere rimasti soli, con le mani in alto a dichiarare la nostra resa al mondo degli adulti.
   

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domenica 8 maggio 2011

Milo su Marte

Un film di Simon Wells. Con Seth Green, Joan Cusack, Elisabeth Harnois, Dan Fogler, Mindy Sterling.
AnimazioneRatings: Kids, durata 88 min. - USA 2010. - Walt Disney


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 1 giugno 2011.







Portar fuori l'immondizia, mangiare i broccoli, chi ha bisogno delle mamme? Milo (Seth Green), nove anni, scopre quanto ha bisogno della sua mamma (Joan Cusack) quando questa viene rapita dai marziani che hanno intenzione di rubare il suo “essere mamma” per i loro piccoli.
L'impresa di Milo per salvare sua mamma comprenderà viaggiare come clandestino in una navicella spaziale, navigare in un elaborato pianeta su più livelli e affrontare la nazione aliena e il loro capo (Mindy Sterling).
Con l'aiuto di un esperto di tecnologia terrestre sotterraneo chiamato Gribble (Dan Fogler) e di una ragazza marziana ribelle chiamata Ki (Elisabeth Harnois), Milo deve trovare la strada per tornare dalla sua mamma.

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martedì 3 maggio 2011

6 giorni sulla terra

Un film di Varo Venturi. Con Massimo Poggio, Ludovico Fremont, Pier Giorgio Bellocchio, Nazzareno Bomba, Laura Glavan.
Fantascienza, durata 101 min. - Italia 2010. - Bolero


Uscita nelle sale italiane: venerdì 27 maggio 2011.




Il dottor Davide Piso, scienziato e ufologo esperto di rapimenti alieni, ha fatto una scoperta sconvolgente: alcune razze extraterrestri impiantano da millenni le proprie personalità nel cervello degli umani rapiti e si nutrono dell'energia delle loro anime. Per combattere le forze aliene, il dottor Piso ha sviluppato una rivoluzionaria tecnica ipnotica grazie alla quale, oltre a far rivivere ai rapiti le loro esperienze, riesce a comunicare con i parassiti alieni e a cacciarli. Ma tutto cambierà quando la giovane e misteriosa Saturnia, convinta di essere posseduta, chiederà il suo aiuto…

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Nauta

Un film di Guido Pappadà. Con David Coco, Luca Ward, Giovanni Esposito, Massimo Andrei, Paolo Mazzarelli.
Drammatico, durata 87 min. - Italia 2010. - Iris Film Distribution


Uscita nelle sale italiane: venerdì 27 maggio 2011.



Bruno, antropologo e professore universitario, apprende che sull'isola di La Galite si è verificato uno straordinario quanto misterioso fenomeno naturale. Risvegliatosi dallo stato di apatia in cui è caduto per la crisi con l'amatissima moglie Sara, decide di riprendere gli studi relativi ad alcune antiche testimonianze storiche del fenomeno e, ottenuti in qualche modo dei finanziamenti, mette insieme una spedizione, che parte alla volta di La Galite alla ricerca della perfetta armonia tra l’uomo e la natura. Il gruppo è formato da Davide, burbero capitano e vecchio amico di Bruno, Max il suo nuovo marinaio, Laura, giovane biologa, e Lorenzo, esperto di sport estremi e provetto sommozzatore. Su tutti domina “Mariella”, lo splendido e antico yacht a vela di Davide. Durante i tre giorni di traversata l’equipaggio, costretto all’intimità forzata tipica della navigazione, vive prima una fase di reciproca diffidenza e poi una di grande apertura, dove tutte le anime della compagnia si svelano, ma, soprattutto, in maniera morbida ed emozionante, il mare, i paesaggi ed il legame strettissimo con la natura indirizzano il gruppo a rapporti sempre più semplici e diretti, facendo crescere in loro il desiderio di scoprire davvero il segreto del fenomeno. Il viaggio cambierà le loro vite.

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Michel Petrucciani - Body & Soul

Un film di Michael Radford. Con Michel Petrucciani.
Documentario, - Francia, Germania, Italia 2011.


Uscita nelle sale italiane: venerdì 27 maggio 2011.




Il regista Michael Radford firma un documentario che rende omaggio alla vita del pianista jazz, di origine italiana, Michel Petrucciani. Dotato di un talento fuori dal comune, ha lavorato con musicisti del calibro di Dizzy Gillispie, Steve Gadd e Jim Hall.
Durante la sua breve vita, dovuta ad una malattia genetica che lo aveva colpito fin dalla nascita (osteogenosi imperfetta), Petrucciani ha potuto dedicarsi completamente alla musica, grazie anche ad uno speciale pianoforte che il padre gli aveva costruito appositamente per suonare senza difficoltà. La genialità di questo grande artista, il suo tocco indimenticabile e mai eguagliato gli ha permesso non soltanto di esibirsi davanti al Papa Giovanni Paolo II, in occasione del Congresso Eucaristico nel 1997, ma anche di ricevere il prestigioso premio Django Reinhardt Award. È inoltre stato ordinato Cavaliere della Legion d'Onore nel 1994.
Michel Petrucciani è morto il 6 gennaio 1999, appena trentaseienne.

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Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare

Un film di Rob Marshall. Con Johnny Depp, Ian McShane, Penelope Cruz, Richard Griffiths, Geoffrey Rush.
Azione,Ratings: Kids+13, durata 141 min. - USA 2011. - Walt Disney


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 18 maggio 2011.




Sarà il primo episodio dei pirati senza Gore Verbinski. Già da qualche mese il regista della trilogia disneyana aveva annunciato al produttore Jerry Bruckheimer la sua assenza a causa di altri progetti. Tocca quindi a Rob Marshall, regista di Chicago e Memoria di una geisha gestire la truppa delle navi corsare.
Johnny Depp confermato a suon di dollari – 30 milioni? - nel ruolo di Jack Sparrow e al timone la compagnia stabile Jerry Bruckheimer Films già al comando nei primi tre episodi. Marshall è stato chiamato direttamente dall’attore protagonista e dal produttore che gli hanno offerto di lavorare a questo progetto. Al momento nulla pare definitivo però se tutto procederà senza intoppi le riprese del film potrebbero iniziare la prossima primavera per un’uscita in sala verso maggio 2011.
Marshall subito entusiasta della proposta ha dichiarato di non soffrire di mal di mare, prerogativa basilare per dirigere il film con Johnny Depp. Si è detto pronto a saltare sulle barche anche se potrà seguire comodamente le riprese dai monitor sulla spiaggia.
Nel quarto episodio Jack Sparrow si mette alla ricerca della fontana dell’eterna giovinezza facendo squadra con Capitan Barbarossa, interpretato da Geoffrey Rush, per sconfiggere nemici dai poteri sovrannaturali. Sembra invece sicura l’assenza sia di Orlando Bloom sia di Keira Knightley. Ai fan dei pirati non suona nuova la fontana dell’eterna giovinezza: è apparsa infatti alla fine del terzo capitolo e tornerà qui anche perché da poco Tim Powers, l’autore del romanzo On Stranger Tides ha avuto il via libera da parte del suo agente per parlare apertamente del progetto. La Disney infatti aveva già opzionato il suo racconto tre anni fa, ma solo ora la notizia è diventata pubblica.
Marshall quindi si gode questa nuova prospettiva di lavoro conscio di essere arrivato al momento giusto e forse in grado anche di essere l’uomo giusto. Reduce dalla trasposizione fellinesca di Nine, non potrà che portare una vena surreale perfetta per la storia. In più Oren Aviv, capo di produzione della Disney ha lasciato intravedere la possibilità che questo sia l’inizio di una seconda trilogia.


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The Housemaid

Un film di Im Sang-soo. Con Jeon Do-yeon, Lee Jung-Jae, Youn Yuh-jung, Seo Woo, Park Ji-young.
Thriller, durata 106 min. - Corea del sud 2010. - Fandango


Uscita nelle sale italiane: venerdì 13 maggio 2011.



Euny viene ingaggiata come governante e bambinaia nella casa di una ricchissima famiglia, dove la giovane e bella moglie di un uomo d’affari aspetta il frutto della seconda gravidanza, due gemelli. Bambina a sua volta, per lo spirito ingenuo e generoso che la contraddistingue, Euny conquista tutti, dalla piccola Nami, la primogenita, alla collega anziana che ha speso la sua vita a servizio nella villa, al padrone di casa, che presto passa a chiederle ben più di quello che è stata chiamata a fare. Quando la ragazza si ritrova incinta, la padroncina e sua madre non esitano a pianificare il peggio, in nome dei privilegi da conservare, costi quel che costi.
In Corea, chi non adora Im Sang-soo lo detesta senza cordialità, ma tutti, e non solo in patria, lo attendevano al varco di questo remake di uno dei capisaldi della cinematografia nazionale, firmato da Kim Ki-young nel 1960. Il risultato è distante, già sulla carta, con lo slittamento del fuoco narrativo dall’effetto del femminile perturbante su un nucleo famigliare ad un discorso tutto incentrato sui ruoli sociali, che s’interroga su chi siano i servi e chi siano i padroni e se i primi non siano in fondo più liberi e i secondi più condannati. Discorso piuttosto facilotto, per il modo in cui viene messo in scena, ma che se non altro conserva l’idea di una protagonista fuori dalle righe (del pentagramma), che sottrae all’uomo (là compositore, qui pianista per diletto e per status) una partitura già scritta e ne infiamma (letteralmente) il finale.
Elegante ma anche volontariamente pacchiano, il set –costato una fortuna- è il luogo apparentemente ideale di un thriller da camera, tra
Hitchcock e Chabrol (La Cérémonie), non fosse che è proprio il thrilling che difetta, senza che, d’altro canto, il film viri allora nella black comedy. Il ruolo dell’egocentrico unico maschio, per esempio, affidato alla star Lee Jung-jae, in bilico tra dramma e presa in giro, non raggiunge mai la profondità che sarebbe stato bello vedergli toccare. Vola alto, invece, Jeon Do-youn nel ruolo di Euny: un talento già debitamente riconosciuto a Cannes, nel 2008, per Secret Sunshine di Lee Chang-dong.
Sempre alla ricerca, più che legittima, di un modo per scuotere la platea e uso a dar luogo e a navigare nelle controversie, questa volta Im Sang-Soo veleggia su acque già solcate, tanto nell’approccio estetico che nella materia del racconto.

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