domenica 8 maggio 2011

Milo su Marte

Un film di Simon Wells. Con Seth Green, Joan Cusack, Elisabeth Harnois, Dan Fogler, Mindy Sterling.
AnimazioneRatings: Kids, durata 88 min. - USA 2010. - Walt Disney


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 1 giugno 2011.







Portar fuori l'immondizia, mangiare i broccoli, chi ha bisogno delle mamme? Milo (Seth Green), nove anni, scopre quanto ha bisogno della sua mamma (Joan Cusack) quando questa viene rapita dai marziani che hanno intenzione di rubare il suo “essere mamma” per i loro piccoli.
L'impresa di Milo per salvare sua mamma comprenderà viaggiare come clandestino in una navicella spaziale, navigare in un elaborato pianeta su più livelli e affrontare la nazione aliena e il loro capo (Mindy Sterling).
Con l'aiuto di un esperto di tecnologia terrestre sotterraneo chiamato Gribble (Dan Fogler) e di una ragazza marziana ribelle chiamata Ki (Elisabeth Harnois), Milo deve trovare la strada per tornare dalla sua mamma.

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martedì 3 maggio 2011

6 giorni sulla terra

Un film di Varo Venturi. Con Massimo Poggio, Ludovico Fremont, Pier Giorgio Bellocchio, Nazzareno Bomba, Laura Glavan.
Fantascienza, durata 101 min. - Italia 2010. - Bolero


Uscita nelle sale italiane: venerdì 27 maggio 2011.




Il dottor Davide Piso, scienziato e ufologo esperto di rapimenti alieni, ha fatto una scoperta sconvolgente: alcune razze extraterrestri impiantano da millenni le proprie personalità nel cervello degli umani rapiti e si nutrono dell'energia delle loro anime. Per combattere le forze aliene, il dottor Piso ha sviluppato una rivoluzionaria tecnica ipnotica grazie alla quale, oltre a far rivivere ai rapiti le loro esperienze, riesce a comunicare con i parassiti alieni e a cacciarli. Ma tutto cambierà quando la giovane e misteriosa Saturnia, convinta di essere posseduta, chiederà il suo aiuto…

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Nauta

Un film di Guido Pappadà. Con David Coco, Luca Ward, Giovanni Esposito, Massimo Andrei, Paolo Mazzarelli.
Drammatico, durata 87 min. - Italia 2010. - Iris Film Distribution


Uscita nelle sale italiane: venerdì 27 maggio 2011.



Bruno, antropologo e professore universitario, apprende che sull'isola di La Galite si è verificato uno straordinario quanto misterioso fenomeno naturale. Risvegliatosi dallo stato di apatia in cui è caduto per la crisi con l'amatissima moglie Sara, decide di riprendere gli studi relativi ad alcune antiche testimonianze storiche del fenomeno e, ottenuti in qualche modo dei finanziamenti, mette insieme una spedizione, che parte alla volta di La Galite alla ricerca della perfetta armonia tra l’uomo e la natura. Il gruppo è formato da Davide, burbero capitano e vecchio amico di Bruno, Max il suo nuovo marinaio, Laura, giovane biologa, e Lorenzo, esperto di sport estremi e provetto sommozzatore. Su tutti domina “Mariella”, lo splendido e antico yacht a vela di Davide. Durante i tre giorni di traversata l’equipaggio, costretto all’intimità forzata tipica della navigazione, vive prima una fase di reciproca diffidenza e poi una di grande apertura, dove tutte le anime della compagnia si svelano, ma, soprattutto, in maniera morbida ed emozionante, il mare, i paesaggi ed il legame strettissimo con la natura indirizzano il gruppo a rapporti sempre più semplici e diretti, facendo crescere in loro il desiderio di scoprire davvero il segreto del fenomeno. Il viaggio cambierà le loro vite.

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Michel Petrucciani - Body & Soul

Un film di Michael Radford. Con Michel Petrucciani.
Documentario, - Francia, Germania, Italia 2011.


Uscita nelle sale italiane: venerdì 27 maggio 2011.




Il regista Michael Radford firma un documentario che rende omaggio alla vita del pianista jazz, di origine italiana, Michel Petrucciani. Dotato di un talento fuori dal comune, ha lavorato con musicisti del calibro di Dizzy Gillispie, Steve Gadd e Jim Hall.
Durante la sua breve vita, dovuta ad una malattia genetica che lo aveva colpito fin dalla nascita (osteogenosi imperfetta), Petrucciani ha potuto dedicarsi completamente alla musica, grazie anche ad uno speciale pianoforte che il padre gli aveva costruito appositamente per suonare senza difficoltà. La genialità di questo grande artista, il suo tocco indimenticabile e mai eguagliato gli ha permesso non soltanto di esibirsi davanti al Papa Giovanni Paolo II, in occasione del Congresso Eucaristico nel 1997, ma anche di ricevere il prestigioso premio Django Reinhardt Award. È inoltre stato ordinato Cavaliere della Legion d'Onore nel 1994.
Michel Petrucciani è morto il 6 gennaio 1999, appena trentaseienne.

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Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare

Un film di Rob Marshall. Con Johnny Depp, Ian McShane, Penelope Cruz, Richard Griffiths, Geoffrey Rush.
Azione,Ratings: Kids+13, durata 141 min. - USA 2011. - Walt Disney


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 18 maggio 2011.




Sarà il primo episodio dei pirati senza Gore Verbinski. Già da qualche mese il regista della trilogia disneyana aveva annunciato al produttore Jerry Bruckheimer la sua assenza a causa di altri progetti. Tocca quindi a Rob Marshall, regista di Chicago e Memoria di una geisha gestire la truppa delle navi corsare.
Johnny Depp confermato a suon di dollari – 30 milioni? - nel ruolo di Jack Sparrow e al timone la compagnia stabile Jerry Bruckheimer Films già al comando nei primi tre episodi. Marshall è stato chiamato direttamente dall’attore protagonista e dal produttore che gli hanno offerto di lavorare a questo progetto. Al momento nulla pare definitivo però se tutto procederà senza intoppi le riprese del film potrebbero iniziare la prossima primavera per un’uscita in sala verso maggio 2011.
Marshall subito entusiasta della proposta ha dichiarato di non soffrire di mal di mare, prerogativa basilare per dirigere il film con Johnny Depp. Si è detto pronto a saltare sulle barche anche se potrà seguire comodamente le riprese dai monitor sulla spiaggia.
Nel quarto episodio Jack Sparrow si mette alla ricerca della fontana dell’eterna giovinezza facendo squadra con Capitan Barbarossa, interpretato da Geoffrey Rush, per sconfiggere nemici dai poteri sovrannaturali. Sembra invece sicura l’assenza sia di Orlando Bloom sia di Keira Knightley. Ai fan dei pirati non suona nuova la fontana dell’eterna giovinezza: è apparsa infatti alla fine del terzo capitolo e tornerà qui anche perché da poco Tim Powers, l’autore del romanzo On Stranger Tides ha avuto il via libera da parte del suo agente per parlare apertamente del progetto. La Disney infatti aveva già opzionato il suo racconto tre anni fa, ma solo ora la notizia è diventata pubblica.
Marshall quindi si gode questa nuova prospettiva di lavoro conscio di essere arrivato al momento giusto e forse in grado anche di essere l’uomo giusto. Reduce dalla trasposizione fellinesca di Nine, non potrà che portare una vena surreale perfetta per la storia. In più Oren Aviv, capo di produzione della Disney ha lasciato intravedere la possibilità che questo sia l’inizio di una seconda trilogia.


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The Housemaid

Un film di Im Sang-soo. Con Jeon Do-yeon, Lee Jung-Jae, Youn Yuh-jung, Seo Woo, Park Ji-young.
Thriller, durata 106 min. - Corea del sud 2010. - Fandango


Uscita nelle sale italiane: venerdì 13 maggio 2011.



Euny viene ingaggiata come governante e bambinaia nella casa di una ricchissima famiglia, dove la giovane e bella moglie di un uomo d’affari aspetta il frutto della seconda gravidanza, due gemelli. Bambina a sua volta, per lo spirito ingenuo e generoso che la contraddistingue, Euny conquista tutti, dalla piccola Nami, la primogenita, alla collega anziana che ha speso la sua vita a servizio nella villa, al padrone di casa, che presto passa a chiederle ben più di quello che è stata chiamata a fare. Quando la ragazza si ritrova incinta, la padroncina e sua madre non esitano a pianificare il peggio, in nome dei privilegi da conservare, costi quel che costi.
In Corea, chi non adora Im Sang-soo lo detesta senza cordialità, ma tutti, e non solo in patria, lo attendevano al varco di questo remake di uno dei capisaldi della cinematografia nazionale, firmato da Kim Ki-young nel 1960. Il risultato è distante, già sulla carta, con lo slittamento del fuoco narrativo dall’effetto del femminile perturbante su un nucleo famigliare ad un discorso tutto incentrato sui ruoli sociali, che s’interroga su chi siano i servi e chi siano i padroni e se i primi non siano in fondo più liberi e i secondi più condannati. Discorso piuttosto facilotto, per il modo in cui viene messo in scena, ma che se non altro conserva l’idea di una protagonista fuori dalle righe (del pentagramma), che sottrae all’uomo (là compositore, qui pianista per diletto e per status) una partitura già scritta e ne infiamma (letteralmente) il finale.
Elegante ma anche volontariamente pacchiano, il set –costato una fortuna- è il luogo apparentemente ideale di un thriller da camera, tra
Hitchcock e Chabrol (La Cérémonie), non fosse che è proprio il thrilling che difetta, senza che, d’altro canto, il film viri allora nella black comedy. Il ruolo dell’egocentrico unico maschio, per esempio, affidato alla star Lee Jung-jae, in bilico tra dramma e presa in giro, non raggiunge mai la profondità che sarebbe stato bello vedergli toccare. Vola alto, invece, Jeon Do-youn nel ruolo di Euny: un talento già debitamente riconosciuto a Cannes, nel 2008, per Secret Sunshine di Lee Chang-dong.
Sempre alla ricerca, più che legittima, di un modo per scuotere la platea e uso a dar luogo e a navigare nelle controversie, questa volta Im Sang-Soo veleggia su acque già solcate, tanto nell’approccio estetico che nella materia del racconto.

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Con gli occhi dell'assassino

Un film di Guillem Morales. Con Belen Rueda, Lluís Homar, Pablo Derqui, Francesc Orella, Joan Dalmau.
Horror, durata 112 min. - Spagna 2010. - Moviemax 


Uscita nelle sale italiane: venerdì 13 maggio 2011.



Julia, una donna affetta da una patologia degenerativa degli occhi, trova Sara, la cieca sorella gemella, impiccata nella cantina della sua casa. Julia decide di indagare in quello che sente essere un caso di omicidio, entrando in un mondo oscuro che sembra nascondere una misteriosa presenza. Mentre Julia comincia a scoprire la terribile verità sulla morte della sorella, la sua vista si deteriora, fino a quando una serie di morti inspiegabili e sparizioni le attraversano la strada.

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Uomini senza legge

Un film di Rachid Bouchareb. Con Jamel Debbouze, Sami Bouajila, Roschdy Zem, Sabrina Seyvecou, Assaad Bouab.
Azione, durata 138 min. - Francia, Algeria, Belgio 2010. - Eagle Pictures


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 11 maggio 2011.




Nell'Algeria colonizzata crescono tre fratelli e il risentimento contro l'occupazione francese. Espropriati dai coloni della terra dei padri, Saïd, Messaoud e Abdelkader svolgeranno i loro destini altrove. Protettore e faccendiere a Pigalle Saïd, soldato dell'Esercito francese sul fronte indocinese Messaud, militante del movimento di indipendenza algerino detenuto nelle carceri francesi Abdelkader, i tre fratelli si ritroveranno anni dopo a Parigi costretti nelle banlieues e occupati alla Renault. Tra la loro gente repressa e indotta a una vita indigente matura in Messaoud e Abdelkader la coscienza nazionale e la convinzione che non avrebbero mai salutato il Tricolore come propria bandiera. Entrato in clandestinità e diventato in poco tempo e molte azioni (armate) leader del Fronte Popolare di Liberazione, Abdelkader trascinerà nella causa i fratelli fino all'alba della liberazione.
C'è una scommessa ambiziosa all'origine di 
Uomini senza legge, quella di combinare epos e noir. Dell'epos il contestato film di Rachid Bouchareb ha la coralità, la complessità narrativa e il proposito di penetrare la storia dei personaggi dentro la scena della grande Storia, provando a interrogarsi sul labile e incerto confine che separa la giustizia dall'ingiustizia, il bene dal male. Dal noir Uomini senza legge deriva invece il cupo pessimismo, il tono pesante e torbido della fotografia, la claustrofobia urbana, il fatalismo che sembra guidare lo svolgersi della vicenda e ancora la nemesi che colpisce letteralmente al cuore il protagonista (Abdelkader) un attimo prima che riesca a varcare la soglia e ad affacciarsi sul futuro indipendente della sua nazione. Guardando alle contro-epopee del crimine di Brian De PalmaFrancis Ford Coppola e Scorsese, il regista franco-algerino mette in scena il sanguinoso confronto tra il governo francese e il Fronte di Liberazione Nazionale, il movimento clandestino che sostenne l'indipendenza dell'Algeria attraverso la lotta armata sul territorio metropolitano (europeo) e su quello arabo. Avviato il film con un'espropriazione,Uomini senza legge ha un impianto circolare che troverà la ‘quadratura' nel riscatto realizzato da un'armata di ombre resistenti come i ‘partigiani' di Jean-Pierre Melville ma devianti come i criminali degli anni di piombo.
Volgendo lo sguardo a un passato recente, Bouchareb (di)mostra che chi entra in clandestinità da questa o dall'altra parte della legge obbedisce a codici dissennati e persegue ostinatamente una causa in nome della quale uccide senza pietà. Non tace le responsabilità e gli omicidi del FLN a cui (cor)risponde con invariabile orrore il gruppo armato della Main Rouge, partorito dai servizi segreti francesi. E ancora non dissimula la mediocrità disumana dei ‘terroristi', degli 
uomini fuori dalla legge (come suggerisce il più puntuale titolo originale) dentro una spirale di violenza senza regole e senza più ragioni. La scommessa di Bouchareb infine è vinta. Uomini senza legge rilegge la decolonizzazione dell'Algeria come un'epica gangster in cui i buoni sono banditi e la Storia filtrata e narrativizzata dalla televisione. Uomini senza legge non è ne vuole essere un documentario, è piuttosto un film di finzione che si concede il lusso di alludere, suggerire, ipotizzare il percorso di tre fratelli che tra il '45 e il '61 finirono per autodistruggersi, rifiutando (almeno due su tre) la mediazione, spingendo verso soluzioni radicali e bruciando sul rogo delle proprie speranze e illusioni. La centralità della fratellanza è la chiave d'accesso ai segreti della Storia e di una storia ancora tutta da comprendere.


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Red

Un film di Robert Schwentke. Con Bruce Willis, Morgan Freeman, John Malkovich, Helen Mirren, Mary-Louise Parker.
Thrillerdurata 111 min. - USA, Canada 2010. - Medusa


Uscita nelle sale italiane: mercoledì 11 maggio 2011.






Frank, Joe, Marvin, e Victoria era i migliori agenti della CIA - ma i segreti che sanno li hanno resi i target principali dell'Agenzia. Ora, incastrati per un omicidio, devono usare tutta la loro astuzia, esperienza e il lavoro di squadra per rimanere un passo avanti rispetto i loro mortali inseguitori e rimanere in vita. Per interrompere l'operazione, la squadra si imbarca su un impossibile missione attraverso il paese per entrare nel quartier generale top-secret della CIA, dove potranno scoprire uno delle più grandi cospirazioni ed insabbiature nella storia del governo.

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La misura del confine

Un film di Andrea Papini. Con Paolo Bonanni, Lorenzo Degl'Innocenti, Giovanni Guardiano, Luigi Iacuzio, Beatrice Orlandini.
Thriller, durata 79 min. - Italia 2010.


Uscita nelle sale italiane: venerdì 6 maggio 2011.







Un confine e due gruppi di topografi professionisti. In cima al Monte Rosa, sotto nubi prepotenti, è stata ritrovata una mummia ma nessuno ha ancora stabilito se il luogo della scoperta sia terra italiana o svizzera. Così due squadre di esperti partono alla ricerca del soggetto ma il maltempo smarrisce nelle nebbie la spedizione svizzera e spinge quella italiana a ripararsi in un rifugio accogliente. Dopo aver dichiarato che il corpo è “italiano”, i due gruppi si uniscono a festeggiare insieme e, chiacchierando di amori del passato e affetti del presente, si accorgono di avere a che fare con un misterioso delitto.
La montagna, silenziosa e ruvida, accoglie una storia intrigante che comincia come una sorta di documentaristica cronaca di una spedizione scientifica per trasformarsi poi in un raffinato giallo investigativo. Sospesi in un attimo di vita che ferma il normale corso delle cose, i protagonisti sono gli agenti di un coinvolgente dibattito razionale che, per le intuizioni felici, ricorda quello diligente di alcune serie americane di successo, 
CSI su tutte. Però qui, isolati dalla vita frenetica della città, i rumori, i suoni e le parole acquistano un peso narrativo in più e non rischiano di perdersi nel nulla. Così i più piccoli dettagli, un cappello, una spilla, la pagina di un libro, oltre che documenti di un passato recente, sono anche oggetti portatori di un carico emotivo. Il film di Andrea Papini ha il pregio di andare in una direzione poco frequentata e di portare avanti la sua idea con forza e garbo, assemblando le immagini aperte dei paesaggi di montagna con quelle più intime e chiuse dentro il rifugio. Un'alternanza di spazi che ritma i capitoli di un'indagine anomala, condotta da detective improvvisati, momentaneamente assorti in un viaggio all'indietro per scoprire chi ha ucciso il corpo ritrovato sul ghiacciaio.
Tra loro c'è chi ha un approccio metodico, mette insieme spunti e indizi, e chi invece affronta il caso con più superficialità, una leggerezza che li porta, ad un certo punto, ad essere anche complici di un delitto lontano. In questa divisione tra agguerriti investigatori assetati di verità e più freddi astanti prende forma una metafora della società contemporanea. Dove c'è chi vuole conoscere, e chi invece preferisce non sapere, mettendo in piedi paletti e paletti di confini insormontabili.

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